Il periodo dei tanti inizi..e delle rispettive fini

I piani cambiano quando sei stabile nella tua città, con un lavoro fisso e lo stesso gruppo d'amici. Immagina quante volte possano cambiare quando viaggi, senza avere scadenze e termini da rispettare o un luogo imposto in cui tornare. Input, idee, lavori, mete e progetti bombardano costantemente la tua mente che non ha mai visto un periodo più florido di quest'ultimo che sta vivendo.
Sono partita pensando di lavorare per un anno per poi riprendere a studiare ed invece ad agosto mi sono decisa ed ho cominciato la mia ricerca di lavoro in una regional area per completare i miei 88 giorni e fare domanda di rinnovo del visto.

Cercare lavoro è un lavoro fine a se stesso.
Il mio ultimo mese da ragazza alla pari l'ho passato a lavorare mattina e sera con i bambini, e nelle pause mandare resumé e fare chiamate in inglese, imparando squillo dopo squillo a rielaborare il dialogo e a smettere di avere sotto un testo da leggere. Ho capito cosa si prova a non trovare lavoro, ad aspettare una qualsiasi risposta per giorni e dover continuare a cercare, come se fosse un moto perpetuo.
Dopo infinite chiamate e discorsi mandati avanti per inerzia arriva finalmente qualcuno che ti dice "Hai due braccia, due gambe e un cervello? Allora hai un lavoro".

Fine Settembre -> Fine del mio primo lavoro australiano.
Impacchetto tutto divido le cose che non mi serviranno a causa del loro lievitamento naturale nonostante abbia cercato di evitare di acquistare cose che non fossero cibo.

Canberra (ACT) -> Sale, Gippsland (VIC) tempo totale di viaggio: 5h50m
Parto positiva (e naturalmente in ritardo), i problemi della macchina sono stati sistemati quindi, aria condizionata a parte, posso arrivare sana e salva.
Il mio unico GPS è il coraggiosissimo smartphone che sta combattendo per rimanere in vita nonostante il suo sovraccarico di informazioni e batteria ormai andata a quel paese. Se fa da GPS non può far nient'altro, no sms, no chiamate, no internet...insomma, smette di essere un cellulare per immedesimarsi nella parte di navigatore. Risultato: tutti quelli che aspettavano tue notizie ti danno per dispersa o direttamente morta con un canguro.
Attraversando il New South Wales il panorama è prevalentemente di prati e pascoli su promontori irregolari. Un percorso suggestivo e piacevole, di certo non la stessa noia che si prova nel percorrere la A1 italiana.
Possibilità di asfaltare un canguro: infinite, sopratutto se viaggi dopo il tramonto.
Quando passi il confine con lo stato del Victoria ti immergi completamente tra gli alberi e apprendi il significato di "Bush australiano": alberi giganteschi e folti contornano la strada come se stessero aspettando il momento giusto per inghiottirla e tornare a essere padroni di quel terreno.
Riemergo finalmente dalla boscaglia e mi chiedo se non sia arrivata nella Terra di Mezzo: pascoli verdi ti circondano per km e km. Mi piace ce la posso fare a vivere qui!

Trovo la farm per miracolo senza neanche sbagliare strada, mi accoglie il boss e quello che sarà il mio rude compagno di lavoro.
Prime impressioni: questa gente mi piace, ma non capisco se parlino inglese.
Il boss mi ha ospitato a casa sua per la prima notte per non farmi aprire quella che sarebbe stata la mia futura casa al buio e mi ha mostrato con miriadi di foto la sua vita tra rodei e allevamenti di bestiame.

Il mio lavoro è iniziato il giorno dopo il mio arrivo dando da mangiare a vitelli, imparare a guidare un trattore e usare un quad per tenere unito un gruppo di mucche ed infine ho iniziato quello che sarebbe stato il ruolo principale del mio lavoro: mungere le mucche.

Ho sentito tante storie terrorizzanti sulla difficoltà del lavoro ma sinceramente stanchezza a parte e dolori alle mani per l'utilizzo di nuovi muscoli non ne ho avute.
L'unica controindicazione è stata la mia conversione in animale da letargo: le prime settimane se non stavo lavorando, stavo dormendo. Non riuscivo a fare altro.
Se avessi avuto modo di conoscere gente della mia età o comunque non con figli e famiglia al seguito avrei potuto lavorarci per più tempo, nonostante la sveglia fosse alle 4am.
Avevo un lavoro full-time, una casa indipendente tutta mia e una macchina. Ho scelto l'Australia perché ti offre tante possibilità, devi solo trovare la strada per raggiungerle e la tenacia di arrivarci.

Ho scelto di cambiare perché mi sono resa conto di non aver conosciuto abbastanza persone, ho bisogno di nuovi incontri e di avere nuovi stimoli. Ho scelto nuovamente l'incertezza, ma non la tristezza. 

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