Il cielo dall'emisfero australe

Spesso mi rimprovero a non girare col naso all'insù, a guardare il cielo e lasciarmi andare tra i miei pensieri. 
Ho cominciato a girare con lo sguardo rivolto verso l'alto da quando ho vissuto in Spagna, dove ad Ávila, di giorno, il cielo è spesso limpido di un azzurro intenso e di notte, quando il silenzio cala tra le strade, lascia vedere infinite stelle.
Ho amato il silenzio piacevole e non sinistro, come spesso si accomuna all'essenza di suoni, che regalava la città più alta di Spagna.

Adesso che mi trovo dall'altra parte dell'emisfero, il cielo continua a sorprendermi e a lasciarmi senza parole ormai arresa alla sua infinita bellezza. Poter contare a un sole caldo anche d'inverno ma, sopratutto, vedere la Via Lattea ogni sera dona un'emozione unica pensando di poter ammirare l'universo da casa tua, a occhio nudo.

Avendo vissuto in Italia mi ero abituata a pensare che l'inverno fosse soltanto un periodo di pioggia e freddo infinito, che la nebbia non fosse altro che l'inizio di una giornata buia e umida e che per vedere qualche stella (e non solo aerei) ti dovessi trovare sulle alpi o sugli appennini a km di distanza dal più vicino centro abitato.
L'inverno a Canberra (non mi allargo a parlare di altre zone) è rigido si, ma il sole continua a scaldare anche se non è la sua stagione preferita; la pioggia non si presenta se non per ore, al massimo giorni; se c'è nebbia al mattino vuol dire che da mezzogiorno uscirà un sole radiante; e che la via lattea ti accompagnerà sempre la sera sulla via di casa.




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