Mojo cura l'anima

Non c'è molto da meravigliarsi se dicessi che ho avuto una fine del 2016 piuttosto burrascosa e instabile ma per amore ho provato a mettere da parte tutti i rancori e andare avanti... ma purtroppo non sono una persona capace di stare ferma. Dopo un Gennaio abbastanza negativo e una vacanza lampo in Nuova Zelanda ho deciso di allargare i miei orizzonti e cercare qualcosa fuori da Byron Bay.
Ho lasciato il lavoro, la casa e l'unico ragazzo con cui abbia mai condiviso due anni. Ho provato cosa vuol dire la sensazione di avere il vuoto dentro se stessi.
Temporeggiando qualche giorno ospitata da un'amica a Brisbane ho valutato se trasferirmi sulla costa Ovest e lavorare in una nuova farm o se rimanere sulla costa Est. Ed in quel momento Mojosurf mi è venuto a cercare.
Avevo fatto lo screenshot a un annuncio per lavorare in un surf camp e avevo inviato senza troppe speranze l'applicazione e il mio curriculum. Il giorno in cui dovevo prendere una decisione la manager mi chiamò e con un colpo di fortuna ero sul primo bus verso il mio nuovo lavoro da tour guide.
Spot X è un campeggio sede di vari pacchetti per imparare a fare surf per gente di tutte le età (ma soprattutto backpackers) al mio arrivo c'era grande eccitazione per l'Australia Day a cui non mi sono tirata indietro.
Si è rivelato subito un posto rilassante con spiaggia a pochi metri dagli scuola bus dove tutta la crew alloggiava. Mi sentivo molto Alexander Supertramp sul suo Magic Bus.
Dopo la mia prima settimana di training mi è stato assegnato il mio primo gruppo di clienti da andare a prendere a Sydney, portarli al camp dove passano 5 giorni di lezioni attività e feste per poi portarli a Byron Bay e lasciargli continuare il loro viaggio verso Nord.
Inizi quindi a conoscere tantissima gente, ti sforzi di ricordare più nomi possibili, rispondi alle stesse 4domande milioni di volte (da dove vieni, quanto ti fermi a Spot X, qual è la tua prossima meta... ah si, qual è il tuo nome?)
All'inizio è divertente, a volte sembra di essere in un rehab per aiutare le persone a ricordarsi chi sono e perché sono lì.. fortunatamente quando inizi a conoscere le altre persone che lavorano lì con cui riesci ad approfondire di più le conversazioni non ti sembra più così male.
Sono riuscita a dedicare tantissimo tempo allo sport, penso di aver sfidato una vasta quantità di onde ed essere stata schiaffeggiata dalle stesse altrettante volte.
I clienti e lo staff avevano motivi differenti nel trovarsi lì: molti erano appena usciti dal liceo o si stavano prendendo una pausa dall'università e volavano in Australia per percorrere la costa Est australiana o l'intera isola. C'era chi, invece, aveva deciso di venire in Australia dopo aver subito un brutto colpo, la fine di una relazione, licenziamento o semplicemente per ritrovare se stessi. Tutti quanti stavano cercando qualcosa o cercando di superare un momento. Aiuta a non sentirsi soli.
Mi ha aiutata ad acquistare più fiducia, ottenendo più coscienza del fatto che ci sono tantissime persone che possono essere più o meno adatte a te e soprattutto che se non ci si trova bene in un posto si cambia, non siamo alberi.


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