A piedi nudi in autostrada

23 Novembre 2015
Arriva il momento di partire alla volta di Shepparton (VIC) per dare inizio ad altri 28giorni da scalare dai famosissimi 88days.
Guardo Josh intento ad ottimizzare il set per sabato sera. Le canzoni che passano le conosco bene, le ho ascoltate prendere forma e nonostante io fossi solo una spettatrice le ho sentite un pò care, familiari, tanto da essere dispiaciuta di non poterle sentire nel bar a Sydney. Ma c'è un debito che ancora devo scontare e lo sento pesare sulle spalle.
Questa mattina abbiamo guidato la mia macchina, come rituale, per essere certi che anche oggi, la mia fedele compagna non mi abbandoni. Non sono ancora a conoscenza di quello che ha in serbo per me. Josh infila una cassetta nell'autoradio appena regalatagli da un amico, la radio la ingoia e la ignora. Non la butta fuori, Josh si innervosisce e cerca insistentemente di tirarla fuori. Dopo molti minuti riesco a tranquillizzarlo con la promessa che l'avremo tirata fuori al mio ritorno. Con un abbraccio frettoloso ( e non nego doloroso) parto con direzione Shepparton, 500km sud-ovest da Canberra.
Sono partita da mezz'ora, esco dalla capitale ascoltando musica e improvvisamente lo stereo si blocca, sputa fuori la cassetta e inizia a fare un tic insistente, cerco di farlo smettere, penso se possa farcela a passare 5ore con un tic penetrante in testa. No non ce la faccio.
Mi fermo a bordo strada e chiamo Josh dando la buona e la bella notizia, con impressionante tranquillità lui inizia a spiegare come devo aprire la centralina e trovare il fusibile della radio. In tutto questo il tic non smette e aprendo la portiera 10 mosche mi assaltano il viso mettendo a dura prova la mia sanità mentale. Con mani tremanti seguo le indicazioni telefoniche, stacco il fusibile e il ticchettio smette di botto. Sono salva.
Riparto e con solo uno stop supero il confine che divide il New South Wales e il Victoria, sono ormai spazientita e vorrei arrivare prima del tramonto. Supero Wangaratta sempre accompagnata dalla musica, sto guardando la strada ma abbasso subito lo sguardo quando sento il piede affondare sull'acceleratore sinistramente morbido. Il contakm sta perdendo velocemente potenza nonostante il piede stia ancora cercando di accelerare. Quattro frecce e cerco di raggiungere il bordo sinistro della strada, sfortunatamente sto affiancando la corsia di accelerazione per immettersi in carreggiata quando la macchina si spegne del tutto. Sono ferma in mezzo a due corsie. Se provassi ad uscire dalla portiera un camion me la staccherebbe senza esitazioni.
Mi guardo intorno e vedo persone in sosta, esco dal lato del passeggero e mi metto a correre, mi si rompono le ciabatte (ovviamente non ero già abbastanza sfortunata) e continuo a piedi nudi.
Riesco a raccogliere 4persone che mi aiutano a spingere la macchina fino a una zona sicura. E' venuto il momento di chiamare Josh, di nuovo.

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